Il legame tra apprendimento permanente e benessere organizzativo

Pubblicato da: Domenico Malara aggiornato il 2 marzo 2023
Domenico Malara
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apprendimento permanente

 

I benefici che derivano dall’apprendimento permanente, nel corso dell’età adulta, non si limitano alla sfera professionale, con l’apertura a importanti opportunità di sviluppo di carriera. Le competenze sociali, infatti, migliorano le relazioni e le collaborazioni, contribuendo a diffondere una sensazione di benessere che si estende dalla vita privata all’ambiente di lavoro.

Approfondiamo questo legame virtuoso, nell’articolo di oggi.

Cosa si intende con apprendimento permanente?

L’apprendimento permanente, per cui spesso viene usato anche il termine inglese lifelong learning, indica l’istruzione al di fuori del percorso scolastico e accademico.

Si tratta dunque di una volontà, di un desiderio di apprendere, e non di un dovere, come avviene in età scolastica.

Il successo del percorso dipende completamente dalla propria auto-motivazione, per raggiungere un obiettivo di miglioramento personale o di sviluppo professionale, attraverso l’acquisizione o il consolidamento di competenze.

 

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Sulla base delle esperienze di aziende che hanno deciso di introdurre la cultura organizzativa dell’apprendimento permanente, possiamo individuare cinque benefici principali di questa pratica:

  • aumenta la produttività e migliora le competenze
  • migliora la fiducia in sé stessi e il benessere
  • aumenta la soddisfazione dei clienti
  • crea ambienti di lavoro più collaborativi
  • rafforza la lealtà dei collaboratori verso l’azienda

In un contesto di impresa, il lifelong learning si manifesta attraverso corsi di formazione aziendale, dei quali analizziamo i benefici nel prossimo paragrafo.

 

I benefici dell’apprendimento permanente

I percorsi di formazione aziendale supportano i collaboratori nell’espressione del potenziale e nel miglioramento dell’efficacia delle attività professionali.

Nel contesto contemporaneo però, l’apprendimento permanente - e in senso più ampio anche l’apprendimento in generale - devono scontrarsi spesso con l’urgenza e l’imminenza che caratterizza il lavoro moderno.

Se c’è sempre un task importante da portare a termine, come si può trovare il tempo di partecipare anche a corsi di formazione?

Per questo è importante capire come possiamo rendere l'apprendimento parte del potente flusso di lavoro quotidiano e rendere questa risorsa una leva potentissima a disposizione dei leader di oggi.

Secondo questa analisi diffusa da What Works - Centre for Wellbeing, realizzata in collaborazione con le maggiori università del Regno Unito, includere una proposta di formazione permanente nelle organizzazioni aiuta anche a incrementare la soddisfazione dei dipendenti, riducendo i livelli di turnover.

La ricerca si concentra sui risultati che singoli partecipanti hanno ottenuto durante esperienze formative e sul rapporto di causa-effetto tra apprendimento e benessere.

 

apprendimento permanente

Va specificato che il campione di persone prese in esame non rappresenta esclusivamente i dipendenti che prendono parte a sessioni di training aziendale, ma include anche persone più anziane e partecipanti a progetti sociali, legati a specifiche comunità e gruppi di quartiere.

L’evidenza maggiore è il miglioramento del benessere individuale, dovuto in gran parte alle occasioni di socialità messe a disposizione dal progetto di apprendimento.

Ma non è solo il benessere aziendale a giovare dalla presenza di percorsi formativi strutturati, perché la soddisfazione nei confronti del proprio ruolo professionale ha un impatto positivo anche sulla soddisfazione rispetto alla vita, in generale.

Avere uno scopo e assistere ai propri progressi sono elementi indispensabili, perché aiutano a trovare la motivazione necessaria per imparare e consolidare le nuove nozioni o le nuove competenze.

Tutto questo è valido anche se si tratta di un contesto digitale.

Scopri come la formazione online, in virtual classroom, si sia rivelata un'opportunità di socializzazione tra colleghi che lavorano da remoto! Leggi il nostro articolo dedicato.

 

Il legame tra competenze relazionali e apprendimento permanente

L’apprendimento negli adulti è strategico, soprattutto per lo sviluppo di quelle che vengono definite soft skill o competenze relazionali.

Negli anni, la loro importanza è stata spesso sottovalutata, in particolar modo dal punto di vista economico e sociale, oltre a quello del benessere individuale.

Proprio di questo parla il filosofo Andy Wible nella sua TED Talk tenutasi a Muskegon, in Michigan.

 

 

“Si pensa che le soft skills non siano misurabili, insegnabili e importanti. Questa presentazione metterà in discussione ciascuno di questi presupposti. Dagli antichi greci ai leader di oggi, è evidente che queste competenze non sono poi così “soft”: sono essenziali per vivere una buona vita, creare una comunità solida e avere un lavoro soddisfacente.”

 

La fiducia nell’apprendimento, la stima di sé stessi, l’appagamento e l’intelligenza emotiva sono invece determinanti nei processi di empowerment che portano a decisioni strategiche efficaci, nella vita lavorativa, così come in quella privata.

Per ottenere risultati validi da questi processi, è importante affiancarsi ad un partner di formazione esperto, che sappia creare percorsi di formazione su misura adatti alle esigenze e ai singoli contesti aziendali.

 

Come scegliere il partner di formazione adatto?

 

Spesso accade che la prima sensazione che il collaboratore associa alla proposta di partecipare a sessioni formative da parte del manager sia di disagio. C’è il timore del giudizio, la paura di essere inadeguati e di dovere colmare delle mancanze.

Questo è uno dei primi ostacoli che un partner di formazione deve essere in grado di rimuovere, aiutando l’azienda, il team leader e i partecipanti stessi a definire gli obiettivi di apprendimento, alimentando la fiducia nei risultati.

L’esperienza scolastica e accademica, con lezioni nozionistiche in cui il docente spiega e gli studenti ascoltano, negli adulti deve lasciare spazio a un approccio più incentrato sul partecipante che vive da protagonista l’apprendimento ed è motivato a imparare per un’esigenza lavorativa, ma anche per il puro piacere che si prova nel migliorare le proprie competenze.

Quando le sessioni prevedono il peer to peer coaching, inoltre, il fatto che tra colleghi si crei un rapporto di mentorship contribuisce a visualizzare lo scopo dell’apprendimento, migliorando la soddisfazione e generando una sensazione di benessere.

 


 

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Argomenti: formazione aziendale, formazione comportamentale, benessere organizzativo