I benefici di una solida cultura d’impresa sono oggetto di studi e ricerche nell'ambito delle scienze sociali. Il Professore Emerito dell’Università di Harvard James L. Heskett sostiene infatti che confrontando imprese con una cultura forte e concorrenti più deboli da quel punto di vista, si nota una differenza nei risultati di business tra il 20 e il 30%.
Ma quali sono gli elementi che costituiscono la cultura aziendale? Posto che ognuna è a suo modo unica, in questo articolo elencheremo i 6 comuni denominatori che possono contribuire a costruire una cultura solida, duratura e capace di differenziare l’azienda rispetto ai competitor:
- Visione
- Valori
- Attività
- Persone
- Felicità
- Logistica
I 6 pilastri della cultura d’impresa
1. Visione
Non c’è dubbio: una grande cultura aziendale si fonda sulla sua visione, sulla missione, una dichiarazione d’intenti che costituirà poi i valori che la società vuole offrire.
L’obiettivo di compiere tale missione guida ogni decisione presa a tutti i livelli organizzativi. Se la visione aziendale è sincera e comunicata molto chiaramente, aiuta anche i clienti, i fornitori e i partner ad andare nella direzione del successo comune.
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Solitamente la visione è racchiusa in una frase, molto più di un semplice slogan d’effetto, ma altrettanto d’impatto ed emozionante.
2. Valori
Come detto al punto precedente, i valori di un’azienda costituiscono il cuore della sua cultura. Se la visione ne declinava lo scopo, i valori forniscono una serie di linee guida rispetto ai comportamenti e alla mentalità necessarie a compiere la missione aziendale.
Quando i valori sono diffusi ai collaboratori, questi influenzano le relazioni con i clienti, i servizi offerti, la professionalità e il clima organizzativo in generale.
3. Attività
Per quanto alti e nobili possano essere i valori di un’impresa, contano poco se non vengono poi messi in pratica nelle attività quotidiane.
Se un’azienda dichiara che il suo asset più importante sono le persone, dovrebbe poi essere disposta a investire nel loro benessere in modi diversi rispetto al semplice aspetto economico, incoraggiandole a esprimere la propria opinione e dare un contributo, senza timori né imbarazzi.
Quali che siano i valori in azienda, dovrebbero essere trasmessi anche nelle politiche retributive, nella crescita dei collaboratori e nell’operatività quotidiana del business.
4. Persone
Come si può pensare di costruire una cultura d’impresa solida e coerente senza le persone? I collaboratori sono fondamentali perché devono farsi ambasciatori dei valori dell’azienda, condividendoli e trasmettendoli sia all’interno che all’esterno dell’organizzazione.
Per questo il processo di selezione è così cruciale nel successo di un’azienda: i nuovi assunti dovrebbero essere scelti non solo per il talento e le competenze, ma anche per il loro essere culturalmente affini.
Uno studio di Monster.com ha dimostrato che i dipartimenti nei quali i collaboratori condividono la cultura aziendale registrano fino al 30% in meno di turnover nell’organico. Ciò accade perché le persone preferiscono rimanere in un ambiente in cui si sentono a proprio agio e vicini a colleghi che hanno la loro medesima visione.
5. Felicità
Sempre in ottica di migliorare la retention e il senso di appartenenza, sono già molte le più numerose le aziende che attivano piani per diffondere il benessere a livello organizzativo. L’idea alla base è incoraggiare l’espressione del potenziale e dei talenti che vengono premiati, con una conseguenza tangibile sia sulla qualità dei risultati che sulla produttività in generale. Ovviamente quando la cultura aziendale promuove il benessere, punta alla soddisfazione dei collaboratori e viene condivisa dai vertici, la sua diffusione a tutti i livelli è più probabile, con un contributo da parte di ciascuno all’incremento delle performance.
6. Logistica
L’ambiente degli uffici, la disposizione delle scrivanie e la conformazione degli spazi comuni hanno un’influenza notevole sul modo in cui la cultura viene assimilata e portata avanti dai collaboratori. Gli ambienti open space si sono ormai diffusi praticamente ovunque, tuttavia il concetto alla base non è tanto la riduzione degli spazi occupati dai singoli uffici, quanto la possibilità di condividere idee, discutere progetti, scambiare punti di vista e perché no chiacchierare tra colleghi.
L’ambiente lavorativo plasma la cultura d’impresa perché ha un forte impatto sia sui valori che sui comportamenti quotidiani al suo interno, ma anche sulla coesione del team. È capitato infatti che il CEO di un’azienda, rendendosi conto che le scale erano il luogo prediletto dai suoi collaboratori per raccontare episodi della propria vita privata oppure scambiarsi idee, decise di ampliare quegli spazi, trasformando i pianerottoli in aree caffè, proprio per incoraggiare l’interazione delle persone.
I fattori che influenzano la cultura d’impresa sono sicuramente altri oltre ai 6 descritti fin qui, tuttavia questi possono esser un ottimo punto di partenza per (ri)costruirne una solida. Individuare e comprendere i pilastri della cultura di un’azienda già consolidata, invece, servirà a dare loro nuova vita ed eventualmente una nuova forma in vista, ad esempio, di un cambiamento organizzativo.
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