Per continuare a essere competitive in un mondo in continua trasformazione, le organizzazioni hanno bisogno di persone interessate ad apprendere e sviluppare sempre nuove competenze, tecnologie, metodi di lavoro e abitudini. Capita però che i risultati dei progetti di formazione aziendale non si concretizzino o non durino abbastanza a lungo da potersi definire soddisfacenti. La ragione spesso risiede nei bassi livelli di motivazione da parte dei partecipanti.
Continua a leggere l’articolo per scoprire come alimentarla e dare vita a un’organizzazione empowered.
Perché rinunciare alla formazione aziendale è rischioso?
Per le organizzazioni, scegliere di non mettere a disposizione progetti di training finalizzati alla crescita personale e professionale dei collaboratori è rischioso da due punti di vista differenti.
Innanzitutto, la presenza di percorsi di sviluppo è una delle leve a disposizione delle aziende per frenare il fenomeno delle Grandi Dimissioni che sta caratterizzando la nuova normalità lavorativa.
Nel periodo della pandemia, infatti, molte persone hanno iniziato a porsi dei dubbi sull'effettiva disponibilità delle aziende nell'andare incontro alle loro necessità, ai loro valori e stili di vita, a modalità di lavoro differenti e più sostenibili.
Soprattutto i dipendenti più giovani, ma non solo, hanno riscontrato distanze incolmabili che li hanno portate a cercare nuove opportunità più in linea con le proprie aspettative o, in alcuni casi, a crearsele da soli, avviando start-up o dedicandosi alla libera professione.
Tra le motivazioni indicate a supporto di queste scelte di vita, troviamo proprio l’assenza di percorsi di valorizzazione dei talenti, che dimostrano invece la volontà dell’organizzazione di fornire a tutti le medesime opportunità di crescita e sono in grado di contenere il turnover.
In secondo luogo, i corsi di formazione aiutano a definire una cultura di innovazione, apertura al cambiamento e flessibilità, che sono proprio le caratteristiche che consentono alle aziende di reagire - e persino anticipare - le trasformazioni del mercato, consolidando la propria competitività.
Come abbiamo visto nella premessa, però, non sempre le opinioni sull’efficacia dei percorsi di training sono entusiaste; anzi, spesso viene evidenziata una mancanza di risultati, soprattutto nel lungo periodo.
Il primo elemento su cui lavorare per invertire questa tendenza e dare vita a un’organizzazione orientata al miglioramento continuo è la motivazione dei partecipanti. Vediamo come fare!
Come motivare i partecipanti ai progetti di formazione aziendale
Il coinvolgimento delle persone fin dalle prime fasi del percorso formativo è fondamentale per aumentarne la fiducia e la motivazione.
Se ad esempio, anziché decidere a tavolino le competenze che vorrebbe vedere sviluppate nel collaboratore, il manager organizza a un colloquio one-to-one, ha l’occasione di conoscere meglio i suoi interessi e le eventuali lacune che sente di dovere colmare.
Considerando la formazione aziendale come un benefit, si potrà offrire alla persona la possibilità di prendere parte a un corso che, magari per mancanza di tempo o di budget, era rimasto nella lista dei suoi desideri da realizzare.
La sensazione di essere ascoltati da parte dell’organizzazione e di vedere una risposta concreta alle proprie esigenze non incide solo sulla motivazione e sui risultati, ma anche sulla fidelizzazione. Allo stesso tempo, da obbligo, il percorso di training diviene una scelta consapevole e un ulteriore motivo di orgoglio e soddisfazione nel fare parte di un’azienda.
In quest’ottica, il tempo da dedicare allo sviluppo di nuove competenze non dovrebbe rappresentare un ostacolo. È molto importante evitare di sovraccaricare di impegni e scadenze i partecipanti ai corsi di formazione e permettere di concentrarsi al massimo sia sulle attività in aula, sia sugli eventuali follow-up.
I percorsi declinati “in pillole” possono risultare particolarmente efficaci nel trovare un compromesso tra tempo lavorativo e tempo formativo. Per saperne di più, puoi leggere il nostro articolo dedicato.
La maggiore accessibilità è una delle caratteristiche della formazione online – da non confondere con la modalità e-learning – che, per cause di forza maggiore, ha avuto una forte adesione nei periodi di lockdown, ma si può rivelare molto efficace se utilizzata con il giusto metodo. I momenti di follow-up a cui abbiamo accennato in precedenza sono un elemento imprescindibile per ottenere e mantenere i risultati della formazione.
Il mezzo della pillola formativa online risulta molto meno impegnativo rispetto alla necessità di organizzare aule o spazi dedicati e facilita il rispetto dell’appuntamento ricorrente che, a sua volta, crea le migliori condizioni per il consolidamento delle nuove abitudini (o nozioni) apprese.
La presenza di questi elementi tanto strategici quanto - ancora troppo spesso - sottovalutati fa parte delle considerazioni per valutare la società di formazione a cui affidare non solo i progetti, ma anche il supporto nella creazione di un’organizzazione che faccia dell’apprendimento continuo e della valorizzazione delle persone il proprio fiore all’occhiello.
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