Cosa significa davvero assertività? Vantaggi, rischi e consigli

Pubblicato da: Salvatore Errante aggiornato il 26 ottobre 2021
Salvatore Errante
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assertivitàA tutti noi è capitato almeno una volta di sentirci sopraffatti dalle emozioni, magari frustrati, ma incapaci di reagire davanti a chi ha causato tali sensazioni. L’assertività aiuta a difendere le nostre idee, trasformandoci in comunicatori più efficaci e sicuri di noi stessi.

Continua a leggere questo articolo per scoprire quanto sia importante essere assertivi in ambito professionale e alcune strategie per sviluppare questa caratteristica.

Qual è il significato di assertività?

L’assertività è la capacità di esprimere le nostre opinioni e i nostri desideri, in un modo deciso che faccia trasparire sicurezza in noi stessi e resti impresso negli interlocutori.

Non è sempre semplice identificare la comunicazione assertiva, perché spesso si rischia di confonderla con quella aggressiva.

Proviamo a sgombrare il campo da ogni dubbio, chiarendo la differenza tra comportamento assertivo e aggressivo:

  • l’atteggiamento assertivo ricerca un equilibrio tra i nostri desideri, i nostri bisogni e quelli di chi ci ascolta; la sicurezza nei propri mezzi genera un potere sufficiente per tenere il punto, senza prevaricare sugli altri
  • l’atteggiamento aggressivo ricerca la vittoria fine a sé stessa; il potere delle parole è usato in modo egoistico, l’obiettivo è avere ragione, senza alcuna considerazione o empatia nei confronti dell’interlocutore

 

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Facciamo un esempio, raccontando un ipotetico caso concreto.

Quando il responsabile del team assegna un enorme carico di lavoro a un collaboratore - lasciandogli una pila di cartelle sulla scrivania - a poche ore dall’inizio delle sue vacanze programmate, ci troviamo di fronte a un comportamento aggressivo.

Anche se si tratta di attività urgenti, il modo in cui la responsabilità viene scaricata sul collaboratore e la scelta inopportuna del momento denotano una scarsa attenzione alle esigenze altrui.

Se il collaboratore sceglie di informare il suo responsabile che potrà portare a termine i suoi compiti solo al ritorno dalle vacanze, si comporta in modo assertivo.

Ha infatti trovato l’equilibrio tra un atteggiamento passivo - in cui subisce la decisione e resta alla scrivania fino a tardi per finire il lavoro - e uno aggressivo.

Il punto d’incontro si trova nel fare valere le proprie ragioni, pur riconoscendo l’esigenza del manager di concludere un’attività.

 

Esistono dei modi per sviluppare l’assertività?

 

Sviluppare e allenare l’assertività sono processi forse non immediati, ma realizzabili.

assertività consigliSoprattutto all’interno di un’organizzazione aziendale, avere un atteggiamento troppo passivo o troppo aggressivo potrebbe risultare in una comunicazione poco efficace.

Ecco alcune buone pratiche per esercitarsi ad essere più assertivi.

1. Trovare una maggiore consapevolezza

Se desideriamo essere più assertivi, il primo passaggio fondamentale è conoscerci a fondo, essere consapevoli dei nostri punti di forza e del nostro valore all’interno dell’organizzazione.

Credere e avere fiducia in noi stessi è la base per fare valere le nostre idee ed essere trattati con il rispetto che meritiamo.

È importante stare attenti a non eccedere nella sicurezza e cadere nell’egocentrismo: per essere assertivi dobbiamo sempre considerare le esigenze degli interlocutori al pari delle nostre.

2. Prendere l’iniziativa

Uno dei presupposti per essere più efficaci nella comunicazione aziendale è definire le priorità rispetto ai nostri bisogni e ai nostri desideri.

Se aspettiamo che sia qualcun altro a soddisfare le nostre esigenze, rischiamo di aspettare per sempre. Ecco perché è fondamentale prendere l’iniziativa e iniziare a lavorare per raggiungere i nostri obiettivi, chiedendo in modo chiaro ciò di cui abbiamo bisogno.

Che si tratti dell’aiuto di un collega o di uno strumento di lavoro più avanzato, fare una richiesta seguendo le procedure non può fare alcun danno. Anche qualora fosse negata, potremo tornare a ripeterla dopo qualche mese, sempre facendo attenzione a non prevaricare sugli altri.

 

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3. Imparare a dire di no

Dire “no” quando non si è abituati a farlo può sembrare un’impresa impossibile, ma è cruciale se si vuole diventare più assertivi.

Si tratta di un concetto molto legato alla consapevolezza, ma in questo caso non dei nostri mezzi, quanto dei nostri limiti.

Non possiamo accontentare le richieste di tutti: il “no” ci protegge dal rischio di un eccessivo carico di lavoro e di stress, evitando che gli altri si approfittino della nostra disponibilità.

4. Accettare le critiche e i complimenti

Sia i feedback positivi, sia quelli negativi dovrebbero essere accettati con lo stesso grado di umiltà.

Anche quando non siamo d’accordo con un giudizio o una critica, la risposta dovrebbe essere ponderata, per non incappare in reazioni dettate dalla rabbia.

 

Quali sono i vantaggi del comportamento assertivo?

 

Il primo vantaggio è l’opportunità di essere più sicuri di noi stessi, grazie a una maggiore consapevolezza del nostro valore all’interno dell’organizzazione.

Si tratta anche di una delle caratteristiche che determinano l’efficacia della leadership.

assertività vantaggiIl manager che pone le basi per l’espressione massima del potenziale dei collaboratori riesce a coordinarne le attività e ottenere risultati, creando un rapporto di fiducia reciproca.

Riconoscendo il nostro valore nell’organizzazione e allo stesso tempo quello degli interlocutori, siamo in grado di trovare soluzioni win-win per ogni situazione, prima che si verifichi un conflitto.

Infine, la fiducia in noi stessi riduce le cause di stress: ad esempio, non ci sentiamo colpiti a livello personale se un progetto non procede proprio come ce lo eravamo immaginato.

 

Esistono anche dei rischi?

 

Più che dei veri e propri rischi, ci sono pregiudizi e barriere culturali da tenere in considerazione.

Ad esempio, nel suo libro “How Women Mean Business: A Step-by-Step Guide to Profiting from Gender Balanced Business”, la CEO di 20-first (società di consulenza orientata al gender-balance) Avivah Wittenberg-Cox sostiene come per le donne il confine tra assertività e aggressività sia purtroppo ancora più sottile rispetto agli uomini.

Prima di iniziare un percorso per cambiare il nostro comportamento ed esercitarci a essere più assertivi, dobbiamo quindi analizzare il contesto.

Ciò detto, non dobbiamo certo adeguarci allo status quo, anzi! A piccoli passi, possiamo iniziare a sperimentare dei cambiamenti che ci permettano di farci valere all’interno dell’organizzazione e ottenere ciò che desideriamo, senza prevaricare sugli altri.

 


 

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