Il change management, in italiano “la gestione del cambiamento”, è un elemento chiave per i manager delle aziende.
Il cambiamento è un fenomeno inevitabile e saperlo accogliere e gestire con un atteggiamento positivo è la chiave per raggiungere il successo.
In questo articolo analizziamo sette elementi per comprendere meglio questa tecnica di gestione.
Gli elementi fondamentali del change management
Per comprendere meglio il change management e come inserirlo nel proprio stile manageriale, possiamo individuare sette elementi chiave:
- Contesto
- Comunicazione
- Credere in sè stessi
- Credibilità
- Conflitto
- Comfort
- Costanza
Vediamoli nel dettaglio!
1. Contesto
Il contesto è fondamentale.
Senza di esso, di fronte a un confronto, è naturale per le persone iniziare subito a pensare a cosa dire o a come rispondere, basandosi d’istinto sulle prime parole che sono state dette dall’interlocutore.
Prendendo atto del contesto e adattando il proprio approccio di conseguenza però, è possibile ottenere risultati più soddisfacenti che garantiscono la massima efficacia.
2. Comunicazione
Per comunicare in modo efficace con il team durante un momento di cambiamento è molto importante individuare il metodo di comunicazione preferito e più efficiente, sia per il manager che per i collaboratori.
Sei un manager che preferisce parlare faccia a faccia? Il tuo team invece preferisce utilizzare una chat o le mail?
Per una comunicazione efficace è molto importante riuscire a trovare un punto di incontro o, se necessario, anche adattarsi alle esigenze comunicative dell’altro.
3. Credere in sé stessi
Per un change management efficace, la consapevolezza è il primo passo.
Credere in sé stessi e nelle proprie capacità di leadership è fondamentale, date le dirette conseguenze sul linguaggio del corpo e sulla voce, elementi che possono incidere in modo positivo o negativo sugli interlocutori.
Credere con passione nel valore di ciò che si sostiene e ispirare gli altri permetterà di rendervi una figura alla quale le persone desidereranno rivolgersi per risolvere i problemi più rilevanti.
4. Credibilità
Dimostrare la propria credibilità è fondamentale per assicurarsi la fiducia dei collaboratori durante periodi di cambiamento.
Ma come farlo?
Oltre a dimostrare di avere una prospettiva chiara e definita rispetto al cambiamento in atto, la cosa forse più importante è fare quello che si afferma di voler fare con precisione ed efficienza.
Essere orgogliosi del proprio lavoro permetterà che le persone si fidino delle vostre capacità di leadership e che si pongano in modo aperto al vostro contributo.
5. Conflitto
All’interno di qualsiasi contesto aziendale, il conflitto è spesso inevitabile e naturale.
Ma non necessariamente deve essere vissuto come un momento di tensione negativa, anzi: dal conflitto possono nascere confronti costruttivi e motori di un cambiamento positivo.
La chiave è come vengono gestiti tali conflitti.
Il ruolo di un change manager in queste situazioni è quello di cercare di prevenire gli attriti prima che diventino problemi e di saperli utilizzare come spunti formativi per il team.
6. Comfort
Per una strategia di change management di successo è necessario che tutti gli interlocutori siano a proprio agio con il processo di cambiamento che si sta per affrontare e che siano coscienti delle possibili difficoltà.
Un suggerimento potrebbe essere quello di mettersi nei loro panni e anticipare le esigenze, identificando quali sono i principali punti dolenti e riuscendo a stabilire come risolverli.
7. Coerenza
Le relazioni sono la chiave del successo.
È altrettanto vero però che i legami solidi non si costruiscono in un giorno: richiedono una connessione bidirezionale continua, aperta e onesta.
Per questo assicurarsi di essere un manager coerente e attento al benessere in azienda può rappresentare un grande vantaggio, che ha come risultato la diminuzione del turnover del personale e la costruzione di team coesi e affiatati.
Abbiamo riassunto le 7 C del change management.
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