Gli effetti della leadership trasformazionale sono in grado di ispirare le persone in azienda (e non solo) a ottenere risultati eccezionali, superando il loro stesso potenziale. Le persone lavorano in autonomia, sono più responsabili nel proprio ruolo e capaci di prendere decisioni.
Ma come si diventa dei leader trasformazionali? E quali sono le differenze con gli altri stili di leadership?
Proveremo a dare una risposta a queste e altre domande nelle prossime righe.
In cosa consiste la leadership trasformazionale?
Tra le caratteristiche principali dei leader trasformazionali troviamo la capacità di dare l’esempio con il proprio comportamento a tutto il gruppo di lavoro, affinché tutti i collaboratori esprimano al massimo il loro potenziale e trovino nuovi punti di vista, necessari a risolvere i problemi in modo efficace, superare gli ostacoli e quindi raggiungere gli obiettivi.
Anche l’empatia è una qualità necessaria a coinvolgere i collaboratori e infondere in loro la fiducia indispensabile per dare il meglio in ogni situazione, compresi i contesti di cambiamento organizzativo. È il change management, infatti, a fare la differenza nell'efficacia di un leader nel mercato attuale.
Un’altra componente fondamentale è senza dubbio la motivazione del personale: quando un manager o un responsabile di team riescono a mantenere alti livelli di motivazione, il benessere organizzativo aumenta e si diffonde.
Per queste ragioni e per l’abilità di risolvere situazioni conflittuali, il leader trasformazionale si adatta praticamente a tutte le strutture aziendali.
Quali sono le differenze tra
leadership trasformazionale e gli altri stili?
Esistono diversi stili o modelli di leadership di cui abbiamo parlato in questo precedente articolo, in particolare stiamo per vedere la definizione di leadership
- Transazionale
- Situazionale
- Trasformazionale
La leadership transazionale è fondata su un sistema di incentivazione per obiettivi: il collaboratore viene motivato dal suo stesso interesse perché sa che all'ottenimento di un risultato riceverà una ricompensa economica. Questo tipo di leader lavora all'interno di una struttura già definita, usa le sue esperienze per risolvere gli eventuali problemi e ha una certa resistenza al cambiamento. Il suo stile manageriale è più direttivo che persuasivo.
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Nella leadership situazionale, il comportamento del manager varia adattandosi al contesto ambientale, ma anche al carattere e alla situazione dei collaboratori, con l’obiettivo di fornire a tutti il supporto di cui hanno bisogno e di responsabilizzarli in modo graduale e commisurato all'esperienza e alle competenze.
Il leader trasformazionale incoraggia il cambiamento, anche organizzativo, l’apertura mentale per trovare nuovi punti di vista e soluzioni diverse ai problemi, la massima espressione delle capacità e delle competenze del team.
Esempi di leadership trasformazionale efficace
Sebbene l’espressione sia stata coniata dal sociologo James V. Downton nel suo testo del 1973 “Rebel Leadership: Commitment and Charisma in the Revolutionary Process”, è stato l’autore di “Leadership” James MacGregor Burns a notare come la maggior parte dei modelli di leadership si basino su quello transazionale e siano quindi incentrati sullo scambio tra leader e collaboratori.
Ne sono un esempio le promozioni, i premi per il raggiungimento degli obiettivi o i richiami in caso di ritardo; nel modello trasformazionale, invece, i leader puntano alla creazione di una connessione che incrementi la motivazione e la soddisfazione sia di sé che dei collaboratori rispetto al proprio operato.
Ecco schematizzate qui sotto alcune caratteristiche esemplari dei leader trasformazionali:
- Nonostante sia perfettamente organizzato nel suo lavoro, incoraggia l’espressione della creatività e delle nuove idee da parte dei collaboratori
- Possiede uno spiccato spirito di gruppo, si aspetta che il team lavori al raggiungimento degli obiettivi insieme, con lo stesso impegno
- È rispettato e rispetta tutti i suoi collaboratori
- Svolge delle sessioni di coaching affinché vi sia apprendimento continuo, allineamento su attività, obiettivi e risultati e sempre alti livelli di motivazione
- Fa in modo che tutti i collaboratori siano responsabilizzati, pur sentendosi responsabile per loro quando si confronta con il top management
In conclusione, questo tipo di leadership è particolarmente utile nei momenti di cambiamento organizzativo, per la sua capacità di comunicare e favorire l’espressione di nuove idee, di bilanciare visione e obiettivi sia di lungo che di breve termine, per la propensione alle relazioni fondate sulla fiducia, per l’integrità, l’empatia e l’intelligenza emotiva.
Inoltre, il leader trasformazionale è strategico in tutte le occasioni in cui si desidera favorire l'espressione dei potenziale dei collaboratori, alimentando l'autonomia, il coraggio e l'assunzione di responsabilità.
Che si tratti di un’azienda che necessita di una struttura più agile e innovativa o di una piccola impresa che vuole fare un passo avanti e conquistare nuove quote di mercato e per questo ha bisogno di adattare il proprio organigramma, un leader trasformazionale può contribuire a favorire il cambiamento e motivare il personale a seguire una nuova direzione.
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