Progettare un percorso di coaching aziendale efficace, capace cioè di portare risultati duraturi e migliorare le performance di un’intera organizzazione agendo sui singoli, può risultare molto complesso.
Se pensiamo al paragone con un allenatore sportivo, le variabili in gioco per costruire una squadra vincente sono molteplici e ciò che può funzionare per una squadra non è detto che funzioni per un’altra.
Come disegnare quindi un progetto di coaching aziendale che sia efficace? Nelle prossime righe, alcuni consigli utili.
Qual è l’obiettivo del coaching aziendale?
Per rispondere a questa domanda, può essere utile evidenziare la differenza che c’è tra formazione e coaching aziendale.
L’obiettivo della formazione è l’apprendimento di una competenza (come nel caso delle soft skill) o l’aumento della conoscenza in una determinata materia (ad esempio, lo studio di una lingua straniera o l’uso di un nuovo software gestionale).
Un percorso di coaching, invece, ha l’obiettivo di sviluppare il potenziale delle persone per accrescerne la performance (performance coaching), o agevolare un momento/processo di cambiamento (coaching trasformazionale).
Riprendendo la metafora sportiva che abbiamo utilizzato nella premessa e che torna spesso nelle pagine di questo blog, qui trovi un altro esempio, se l’obiettivo principale dell’allenatore di una squadra è di vincere una competizione, la sua attività si concentra sullo sviluppo del potenziale di ciascun elemento affinché sia in grado di metterlo a disposizione della performance collettiva.
Lavorando sulle competenze dei singoli, quindi, anche in azienda si può puntare al miglioramento della produttività complessiva.
Cos'è il team coaching?
Se storicamente il coaching aziendale nasce come percorso di crescita dedicato ai manager o ai team leader, oggi molte aziende chiedono sempre di più lo sviluppo di progetti di team coaching al fine di agevolare l’integrazione di una o più risorse nei gruppi di lavoro e stimolare i singoli all'espressione del proprio potenziale, contribuendo così al successo del team e dell’azienda.
Nelle maggior parte delle organizzazioni, le risorse umane contattano i coach aziendali per una o più figure manageriali (a tutti i livelli) che necessitano di essere inserite in un percorso di sviluppo professionale.
Ma quali competenze possono
essere sviluppate con il coaching?
Come abbiamo visto, gli obiettivi di un percorso di coaching possono essere diversi, così come le caratteristiche dei suoi partecipanti. Proprio per questo il metodo del coach è determinante nel successo del progetto e deve essere studiato e disegnato “su misura”, in base al contesto e alle competenze che si desidera sviluppare.
Alcuni esempi?
- Nei percorsi di crescita professionale dei collaboratori, il coaching può essere un supporto molto efficace nel miglioramento della capacità di gestione delle emozioni e nell’incremento del livello di fiducia personale e di team.
- Molto più delle attività di team building che spesso possono risultare inefficaci se non progettate con metodo, il team coaching può contribuire a migliorare le relazioni e la collaborazione in azienda.
- I cambiamenti organizzativi, l’introduzione di nuovi strumenti di lavoro e le nuove strategie possono essere facilitati con il supporto di un coach che lavori sulla flessibilità e le capacità di adattamento.
- In merito allo sviluppo delle competenze individuali, lavorando su una maggiore fiducia in se stessi il coaching genera consapevolezza del proprio talento accrescendo altresì motivazione e desiderio di responsabilizzazione.
- Grazie alla sua capacità di liberare più efficacemente il potenziale, un percorso di coaching può aiutare a limitare i livelli di stress e a diffondere benessere in azienda.
- Non ultimo, il coach può supportare i team nel potenziare la capacità decisionale, grazie alla migliore gestione delle emozioni e allo sviluppo di differenti modalità di pensiero e ragionamento anche in situazioni complesse.
Si comprende quindi che a trarre vantaggio dai percorsi di coaching non sono solo i coachee, bensì anche le aziende di cui fanno parte che, nel lungo periodo, in virtù di una maggiore motivazione dei singoli, godranno di benefici molto concreti.
In primo luogo, infatti, si potrà registrare una maggiore produttività, legata a stretto filo alla motivazione e al coinvolgimento nelle attività aziendali.
Inoltre, attraverso la fase di generazione di nuove possibilità e opzioni, il coaching incentiverà il pensiero creativo e l’innovazione, elementi fondamentali in un contesto di mercato mutevole come quello attuale, nel quale la competizione si gioca spesso sulla capacità di stare al passo con le esigenze dei clienti e con le opportunità offerte dalla digitalizzazione.
Infine, con lo sviluppo di un percorso di coaching aziendale, si diffonderà un senso di realizzazione, felicità e benessere, sempre più protagonisti negli studi in ambito HR che vedono nei dipendenti soddisfatti e sereni il vero motore della produttività aziendale.
Una delle condizioni fondamentali per il successo di un progetto di coaching, esattamente come per i corsi di formazione, è la disponibilità al cambiamento. Perché le persone siano pronte a cambiare è necessario che abbiano fiducia nell'attività in se, nell'azienda che la propone e nel metodo scelto dal coach. La condivisione degli obiettivi e la pianificazione di sessioni di follow-up aiuteranno infine a ottimizzare i risultati.
Il supporto di una società qualificata di formazione aziendale e coaching garantisce al progetto la struttura più idonea a creare le migliori condizioni di implementazione e apprendimento e raggiungere così i risultati desiderati.
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