Se i responsabili aziendali che hanno organizzato e attivato i corsi di formazione non riscontrano un risultato immediato in termini di produttività e ROI, accade che restino delusi. La medesima delusione può essere riscontrata nei partecipanti che non riescono a mettere in pratica le nozioni apprese nell’operatività quotidiana.
Il clima di sfiducia e l’atteggiamento scettico nei confronti della formazione non fa che diminuire ulteriormente il budget previsto per tali attività, con conseguenze a volte drammatiche sulla crescita dell’intera organizzazione.
In questo articolo vedremo alcuni consigli utili alla progettazione di un piano di formazione aziendale capace di preparare le risorse a:
- trasformazioni continue del mercato
- novità tecnologiche
- cambiamenti organizzativi
Quali sono gli ostacoli alla realizzazione di un piano di formazione aziendale efficace?
Nella premessa a questo articolo abbiamo accennato allo scetticismo che circonda il mondo della formazione aziendale spesso causato dalla mancanza, agli occhi di manager e partecipanti, di risultati concreti e duraturi.
Tuttavia, non sono solamente i formatori aziendali a commettere degli errori, anche le imprese committenti dovrebbero prestare maggiore attenzione ad alcuni elementi determinanti per il successo del progetto. Vediamo allora quali sono i principali ostacoli al raggiungimento dei risultati, partendo proprio dagli obiettivi che nella maggior parte dei casi non vengono definiti con chiarezza.
Quali sono gli obiettivi formativi che vogliamo raggiugere?
La mera ricerca del ritorno economico è la principale causa della delusione diffusa nelle aziende a valle dei corsi di formazione. Se il ritorno sull'investimento, in passato era un parametro analizzato per lo più nel reparto marketing e commerciale, ultimamente si è fatto largo anche nel mondo delle risorse umane.
Pur con le dovute differenze, avendo a che fare con risorse umane e non prodotti o servizi da vendere, anche alla formazione possono essere applicati obiettivi molto simili a quelli che nel mondo del business vengono definiti S.M.A.R.T. ovvero specifici, misurabili, accessibili, realistici e basati sul tempo.
Dopo avere ottenuto i risultati di apprendimento desiderati, si possono raggiungere obiettivi più ampi quali l’incremento delle vendite, della produttività oppure una maggiore capacità di leadership e di gestione del cambiamento per mantenere alto il livello di competitività.
Quando le aspettative sono troppo elevate, sono anche poco raggiungibili: non si può approcciare una società di formazione affidandole in toto la risoluzione dei problemi di un’azienda.
La definizione e la condivisione degli obiettivi tra impresa, formatore e partecipanti consente di avviare il percorso d’apprendimento con traguardi realistici, risultati misurabili progressivamente, maggiore responsabilità e motivazione.
Come si supera la resistenza al cambiamento?
Proprio come è complesso mettere in discussione il proprio modo di lavorare e sconfiggere alcune abitudini che limitano la nostra efficacia, accettare e vivere un cambiamento organizzativo presenta delle difficoltà per ogni azienda, specialmente se i suoi modi di operare sono rimasti gli stessi per anni.
Quando si organizzano corsi per diffondere una nuova strategia, raramente i collaboratori partecipano con entusiasmo, lo fanno nella maggior parte dei casi per dovere, senza la convinzione che siano utili al lavoro di ogni giorno.
Anche se la natura che ci circonda dimostra costantemente il contrario, da un punto di vista personale, culturale e sociale cambiare è difficile. Eppure, soprattutto nel mondo del lavoro, il cambiamento è una condizione perenne e i veri vincitori sono coloro che sanno adattarsi all’evoluzione.
Grazie a un piano di formazione aziendale studiato specificamente sui bisogni dell'azienda e in particolare dei collaboratori coinvolti, è possibile sconfiggere la paura atavica del cambiamento e diffondere una nuova cultura organizzativa, più agile ed efficiente.
Il metodo e l’importanza della formazione esperienziale
Un altro aspetto determinante alla realizzazione del progetto formativo riguarda nello specifico il fornitore: se il metodo si basa prevalentemente sulla comunicazione univoca di concetti teorici e regole, difficilmente si rivelerà efficace. Con gli adulti, infatti, non è semplice mantenere alta l'attenzione nel corso di una lezione tradizionale, quasi scolastica.
Inoltre questo tipo di formazione è molto più difficile da trasferire nel concreto dell’attività lavorativa.
Per questa ragione, un metodo associato all'elemento esperienziale, e perché no, anche ludico permette di simulare tramite la metafora il contesto reale, facilitando la comprensione degli atteggiamenti che limitano la nostra efficacia.
Occorre tuttavia trovare un giusto equilibrio tra l’attività pratica e i momenti di riflessione necessari alla trasposizione della metafora (l’esperienza) alla propria realtà professionale.
Il riscontro dei partecipanti rispetto al piano di formazione aziendale, spesso, riguarda proprio la difficoltà di attivare i nuovi comportamenti al termine del corso, pur avendoli perfettamente compresi e da qui nascono la frustrazione, lo scetticismo e la convinzione di non potere davvero cambiare se stessi e l’ambiente che ci circonda.
In conclusione, la formazione è senza dubbio l’investimento più importante che un'azienda possa fare nei confronti delle proprie risorse, ma abbiamo visto come sia in grado di garantire risultati e ROI positivo solo al verificarsi di determinate condizioni:
- la fiducia nel progetto
- la condivisione degli obiettivi
- la scelta di professionisti di metodo, prima che di nozioni
Se sei curioso di conoscere il metodo innovativo di InsideOut che consente ai partecipanti di vivere in prima persona l’esperienza di apprendimento e mantenere e sviluppare nel tempo le competenze acquisite, clicca qui sotto e prenota la tua demo personalizzata e gratuita!