Al centro dell’attività di apprendimento c’è il cervello, oggetto oggi di numerosi studi e ricerche che stanno rivelando dettagli sul suo funzionamento, poco conosciuti solo fino a qualche tempo fa.
Poiché le scoperte in ambito neuroscientifico ci hanno aperto letteralmente un mondo sul funzionamento dell’organo “chiave” per imparare, sapere come è fatto e come funziona può essere di grande supporto al formatore aziendale, soprattutto quando deve facilitare l’acquisizione non solo o non tanto di nozioni, quanto di comportamenti e abitudini nuove: le cosiddette soft skill.
Sarà questo il tema delle prossime righe, in cui vedremo come la conoscenza dei processi di apprendimento permetta al formatore di attivare le strategie di facilitazione più efficaci.