Strategia o cultura aziendale? Quale elemento valorizzare?

Pubblicato da: Domenico Malara aggiornato il 23 agosto 2023
Domenico Malara
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cultura aziendaleLa celeberrima frase attribuita a Peter Drucker “Culture eats strategy for breakfast” ovvero “La cultura si mangia la strategia per colazione” è citata molto spesso dalle organizzazioni aziendali che pongono la cultura al centro di ogni attività, processo e, appunto, strategia. Se è vero che chiunque può delineare una strategia, non è altrettanto scontato avere la capacità di costruire una cultura aziendale solida che guidi le azioni del management e dei collaboratori, a tutti i livelli.

Nell'articolo di oggi, vedremo quale tra questi due elementi sia opportuno valorizzare per raggiungere l’efficacia organizzativa.

Qual è la differenza tra strategia e cultura aziendale?

La differenza sostanziale è che la strategia è riportabile in una presentazione, mentre la cultura è un modus operandi che determina il modo in cui vengono svolte le attività.

Quando la cultura organizzativa non è condivisa in modo efficace, il rischio nella comunicazione di una nuova strategia è che non vi sia una struttura solida alla base capace di guidare i collaboratori al raggiungimento degli obiettivi.

Un’altra differenza riguarda il cambiamento: l’avvio di una nuova strategia richiede meno tempo rispetto al cambio culturale in azienda, un processo complesso e non realizzabile nel breve periodo.

Queste sono le ragioni che hanno portato alla diffusione del motto di Peter Drucker “Culture eats strategy for breakfast”.

Tuttavia, trascurando la componente strategica, il rischio di perdere importanti opportunità di business è piuttosto concreto.

 

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La strategia è fondamentale, ad esempio nelle vendite, per individuare il valore della proposta commerciale e trasmetterlo ai prospect.

Poniamo il caso di un’azienda che investe in innovazione, ricerca & sviluppo: difficilmente baserà la propria competitività sul mercato sull'offerta di prezzi al ribasso, preferendo puntare sui suoi valori unici, sui brevetti e sulle tecnologie esclusive.

La cultura è essenziale per dare vita alla strategia realizzando un profitto, eppure, per quanto solida, non può sopperire a scelte strategiche errate perché prive di fondamento.

Il rapporto tra strategia e cultura aziendale è simbiotico, dunque, e nessuno di questi due elementi andrebbe sottovalutato a livello corporate.

L’aspetto culturale di un’impresa è importante tanto quanto l’offerta commerciale, la definizione delle tariffe e la scelta dei canali di distribuzione; per questa ragione deve sempre essere preso in considerazione al momento della pianificazione di una nuova strategia.

Ciò vale in particolar modo nelle aziende il cui staff ha un rapporto diretto con i clienti finali, perché il modo in cui i collaboratori vivono la cultura organizzativa si riflette sul loro benessere, su quello dell’ambiente di lavoro e sul rapporto con i diversi interlocutori.

Se la strategia trova le sue radici in una cultura forte, sarà naturalmente connessa alle esigenze di business, di conseguenza la possibilità di incontrarle sarà più concreta.

Poiché il mercato richiede un approccio sempre più agile, una cultura aperta al cambiamento che fa leva su apprendimento e la formazione continui servirà a rendere più efficace anche il cambio di strategia.

cultura aziendaleOggi, difficilmente il successo di una strategia avviene dopo che la sua comunicazione è avvenuta top-down, dalla punta della piramide verso i collaboratori. I gruppi di lavoro vincenti sono caratterizzati dalla condivisione di idee e progetti innovativi, a tutti i livelli, e dall'accettazione del cambiamento come parte della cultura aziendale.

Concludendo, definire la strategia semplicemente come cibo per la cultura non rende giustizia né all'uno né all'altro elemento. Allo stesso modo, confinare la cultura al ruolo marginale di renderla efficace indebolisce il potenziale della strategia di trasformare i punti di forza di un’azienda, tipicamente parte della cultura, e sfruttarli per ottenere un vantaggio competitivo.

 


 

Possiamo riprendere il motto di Peter Drucker e rielaborarlo in questo modo:

Non lasciare che la cultura si mangi la strategia per colazione,

fa’ in modo che si nutrano a vicenda!

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