Industria 4.0: l'importanza delle persone nell'era dei robot

Pubblicato da: Domenico Malara aggiornato il 25 maggio 2022
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La cosiddetta Quarta Rivoluzione Industriale è una realtà ed è ormai una tendenza incontrovertibile. Miliardi di persone sono in un modo o nell'altro connesse a dispositivi digitali, i dati hanno più importanza che mai e la loro disponibilità, analisi e sfruttamento sono spesso la chiave del successo delle imprese. Intelligenza artificiale, robotica, automazione, machine learning e tecnologie mobile non sono solo delle idee futuristiche, ma rappresentano per molte aziende un supporto all'attività quotidiana.

Il valore delle persone, tuttavia, non diminuisce, anzi. Probabilmente assumerà nuove forme, ma la centralità delle risorse umane resta un punto fermo all'interno di un contesto così mutevole. Ne parliamo nelle prossime righe, con un’analisi di:

  • mentalità per cogliere le opportunità dell’Industria 4.0
  • Il rapporto tra persone e tecnologie

Il cambio di mentalità per cogliere le opportunità dell’Industria 4.0

Molte persone sono spaventate da questo ennesimo cambiamento, anche culturale oltre che economico, ma come per le precedenti rivoluzioni industriali, il timore rischia di frenare l’adattamento delle imprese e delle società alla diffusione di innovazioni inevitabili che possono diventare fonte di nuovi sviluppi.

Per superare la paura del cambiamento, è richiesta una nuova mentalità orientata alla crescita e capace di riconoscere le trasformazioni come opportunità di rendere il mercato e la propria azienda più forti.

 

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Se partiamo dal presupposto che l’Industria 4.0 è ormai una realtà consolidata, potremo iniziare a considerarne i possibili vantaggi per migliorare la qualità della vita delle persone, aumentare i livelli di sicurezza e ampliare le capacità sia delle persone che delle macchine.

È indubbio che il lavoro nel futuro avrà un aspetto diverso rispetto a quello attuale, ma non è forse vero che anche la società è completamente cambiata rispetto a solo 20 anni fa?

Anziché rimanere aggrappati a uno status quo, insomma, per avere successo nel mercato del futuro (e non semplicemente sopravvivere) occorrerà una giusta dose di creatività, spirito d’iniziativa e coraggio nell'affrontare nuove sfide.

Grazie alla tecnologia, il lavoro di tutti i giorni può notevolmente migliorare e le competenze proprie degli individui non perderanno minimamente di valore.

Il rapporto tra persone e tecnologia

Se immaginiamo una partita a scacchi tra una persona e un computer, possiamo provare a valutare le capacità dei due avversari. Non è così scontato che sia il robot a vincere le partite, perché ognuno dei due giocatori ha i suoi punti di forza e le sue debolezze.

I computer hanno una capacità di memorizzare quantitativi di dati impressionanti, è vero, probabilmente la capacità di prendere le decisioni è obiettiva e non influenzata, nello specifico del gioco degli scacchi, ad esempio, preferiscono fare un passo indietro e ritirarsi. Le persone, invece, possono essere certamente più ostinate, ma hanno una maggiore capacità di leggere nel comportamento dell’avversario eventuali debolezze, sanno valutare situazioni più complesse e le decisioni sono strategiche, creative e per questa ragione spesso vincenti.

Il vincitore, insomma, potrebbe essere un team composto da un robot e da un giocatore (o giocatrice!).

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I software e la tecnologia hanno tutto il potenziale per estendere sia le capacità che le competenze delle persone, rendendo sia loro che le organizzazioni empowered.

Il potere dei dati

La possibilità di raccogliere, analizzare e sfruttare i dati ha raggiunto dei livelli mai visti prima. Si tratta, probabilmente, della più grande risorsa dell’Industria 4.0 perché permette alle persone di prendere decisioni più consapevoli e basare le proprie strategie su dati (appunto) concreti, anziché su supposizioni.

Grazie all'analisi dei dati, eseguita con sofisticati algoritmi che prendono in considerazione migliaia di parametri, inoltre, i problemi possono essere anticipati, previsti e risolti, rendendo il lavoro quotidiano in qualsiasi settore più efficace.

In questo circolo virtuoso, le macchine e i robot possono fornire alle persone i dati dalla prospettiva più adatta a risolvere le singole situazioni, ma la capacità di giudizio, il coraggio di affrontare le sfide, magari anche con una certa dose di ingenuità, continueranno a essere una prerogativa esclusiva delle risorse umane.

 


 

Perché i collaboratori abbiano fiducia e consapevolezza nelle loro possibilità e si sentano pronti ad affrontare e realizzare il cambiamento e ripongono, è necessario che in azienda si respiri un clima di fiducia e si lavori alla diffusione del benessere, indispensabili a rendere ciascun elemento del team più responsabile ed efficace.

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Argomenti: change management, paura del cambiamento, benessere organizzativo