Leader e manager sono termini molto spesso utilizzati come sinonimi che però nascondono delle sfumature di significato determinanti.
In questo articolo vediamo insieme cosa caratterizza la differenza tra leader e manager e alcuni elementi da considerare durante la riflessione su quale posizione si occupi all’interno dell’azienda.
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Differenza tra leader e manager: alcune considerazioni
Sia che si utilizzi il termine leader, sia che si utilizzi manager si sta facendo riferimento a una figura che ha il compito di controllare altre persone.
In un contesto aziendale infatti, parte del lavoro di un leader o di un manager è gestire e monitorare le attività di altre persone.
La differenza tra leader e manager sta nell’approccio che queste due figure hanno all’attività di controllo e di gestione di altri membri dell’azienda.
Il leader si concentra sul futuro, con azioni che includono la creazione, il mantenimento e la concretizzazione della visione, trasmettendo i valori aziendali attraverso le azioni quotidiane.
Il manager è responsabile di persone e si assicura che i collaboratori raggiungano e rispettino determinati parametri: obiettivi, processi, procedure, richieste, standard, regolamenti interni.
Una persona con capacità di leadership pensa oltre i problemi, ha una visione ben precisa e, ispirando chi gli sta intorno, trasforma le sfide in opportunità.
Inoltre, motiva, influenza e permette ad altri di contribuire al successo dell’organizzazione.
Il manager pone più enfasi su caratteristiche come la razionalità e il controllo. Il suo obiettivo è risolvere problemi con persistenza, duro lavoro e abilità analitiche.
Spesso il manager dimostra anche un’attitudine impersonale o passiva nei confronti degli obiettivi, percepiti solo come punto da raggiungere.
Queste due figure quindi sono molto diverse nel loro approccio al lavoro e alla cultura aziendale, senza indicare che una sia migliore dell’altra.
Per molti però, effettuare il passaggio da approccio manageriale ad approccio di leadership è un obiettivo di carriera.
Vediamo insieme tre elementi da considerare per capire se tale passaggio è avvenuto.
Passaggi per superare la differenza tra leader e manager
Per capire se si è passati da un approccio da manager a un approccio da leader nella gestione del proprio team o dei collaboratori, si possono analizzare tre caratteristiche contrapposte rappresentative di ciascun approccio.
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misurare il valore vs creare valore
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circoli di potere vs circoli di influenza
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gestire il lavoro vs guidare le persone
Vediamoli più nel dettaglio.
Misurare il valore vs creare valore
In un approccio manageriale è più probabile che il valore venga percepito come un elemento da monitorare e misurare. È infatti comune per un manager effettuare controlli più o meno frequenti all’andamento del lavoro dei collaboratori: questo a volte può risultare controproducente perché forte elemento di distrazione.
Un leader d’altra parte crea valore sulla base di quello già creato dal team, volendo essere un esempio e dando spazio alle persone.
Circoli di potere vs circoli di influenza
Per un manager è molto comune avere dei subordinati, delle persone che lavorano sotto il suo controllo.
Il leader invece di solito considera le altre persone come membri del proprio team.
Più persone non a diretto contatto con il tuo lavoro vengono a chiedere consiglio o supporto, più sarai percepito come leader.
Gestire il lavoro vs guidare le persone
Per un manager, ciò che ha la massima importanza è che venga raggiunto un obiettivo. Il focus quindi è sul lavoro e sulla sua efficacia.
Per un leader, la priorità invece risiede nel guidare le persone a dare il proprio contributo alla crescita dell’organizzazione. La sua priorità è ispirare i collaboratori.
Anche se si tratta di una sfumatura di significato, la differenza tra leader e manager è determinante all'interno di un contesto aziendale, tanto da arrivare a definirne il clima.
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