Nell’articolo di oggi, analizzeremo alcune delle tendenze destinate a consolidarsi nella formazione aziendale dedicata ai manager. Continua la lettura per saperne di più!
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Quando la formazione manageriale si concentra sulle competenze comportamentali – più che su quelle tecniche – supporta lo sviluppo di una mentalità orientata al lifelong learning che a sua volta può fare da perno per l’acquisizione di nuove skill, anche tecniche.
La modalità lifelong learning aiuta a reagire in modo proattivo, efficace e agile alle nuove necessità di un mercato sempre più volatile e complesso, accogliendo le trasformazioni senza paura e cogliendo ogni opportunità come un'occasione di apprendimento.
Tuttavia, le digital skill rischiano di non superare la prova del tempo, proprio perché soggette a tanti cambiamenti, anche piuttosto importanti.
Per questa ragione, le società di formazione più attente al tema dell’efficacia e della sostenibilità organizzativa stanno concentrando la propria offerta soprattutto sulle competenze necessarie ai manager per affrontare le future trasformazioni, tecnologiche e sociali, come l’apertura al cambiamento.
Passiamo ora all’analisi delle tendenze da tenere in considerazione per garantire l’efficacia della leadership nel contesto attuale e nell’immediato futuro.
Quella di remote leadership è la competenza che consente a manager, supervisori e responsabili dei gruppi di lavoro di gestire con efficacia le proprie persone, motivandole e supportandole nel raggiungimento degli obiettivi.
Anche nelle fasi di recruiting, la possibilità di lavorare da casa (o da altri luoghi, come gli spazi di coworking) è un elemento capace di fare la differenza, attraendo talenti che si dimostreranno fedeli all’azienda, in virtù della maggiore flessibilità e della dimostrazione di fiducia nello svolgimento autonomo delle attività.
La chiave di volta per delegare in modo efficiente ed efficace alcune attività ai componenti del proprio gruppo di lavoro è la fiducia. Tuttavia, senza un’adeguata formazione e la conoscenza dei requisiti necessari allo svolgimento di determinati compiti, si corre il rischio di caricare le persone in modo eccessivo, affidando loro troppe responsabilità.
Dopo avere superato gli eventuali limiti che ostacolano l’assegnazione delle attività - ad esempio la convinzione che “fare” richieda molto meno tempo rispetto a “spiegare come fare” - si può iniziare a usare la delega come un vero e proprio strumento per sviluppare la responsabilità individuale e aumentare la soddisfazione dei collaboratori.
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Oggi, più che mai, l’attenzione al benessere organizzativo deve entrare a fare parte delle competenze promosse dai progetti di formazione manageriale.
La sensazione di essere ascoltati, supportati e vicini al manager – anche quando non si condividono gli stessi spazi di lavoro – avrà un impatto sulla felicità dei collaboratori, sul clima aziendale e sulla produttività.
Per approfondire il legame tra benessere e performance, puoi leggere il nostro articolo dedicato.
Gli investimenti in iniziative finalizzate al corporate wellbeing si ripagano dunque in termini di:
La psychological safety o sicurezza psicologica è una condizione nella quale, all'interno di un’organizzazione, ciascun individuo si sente a proprio agio nel chiedere aiuto e nell'esprimere opinioni, nuove idee e spunti di iniziativa, senza avere paura di essere giudicato dagli altri.
Si tratta di un aspetto sempre più al centro dell'attenzione delle aziende: infatti, creare le condizioni per l'espressione massima del potenziale fa sì che ogni persona fornisca il proprio contributo di valore e faciliti la creazione di un migliore clima aziendale, necessario per rispondere alla domanda di innovazione dei mercati di ogni settore.
Poiché i manager hanno un ruolo determinante nella creazione di tali condizioni, la valorizzazione della psychological safety dovrebbe rientrare fra i temi formativi.
L'elemento chiave da sviluppare o consolidare è la fiducia, abbandonando gli stili di leadership più autoritari, direttivi e basati sul controllo per stimolare - al contrario - curiosità e crescita delle proprie persone.
La capacità di comunicare con le proprie persone è determinante per leader, oggi come ieri.
Eppure, in un sondaggio realizzato da Harris Poll e citato in questo articolo di Harvard Business Review, è emerso come quasi il 70% dei manager intervistati non si senta a proprio agio nella comunicazione con i componenti del gruppo di lavoro.
Uno dei motivi può essere individuato nella crescente multiculturalità della forza lavoro impiegata oggi, anche in Italia; questo tema ci conduce all’ultima delle competenze da sviluppare nel management. Scopriamo di cosa si tratta!
La consapevolezza e la sensibilità rispetto ai temi legati a Diversity and Inclusion sono necessarie per la gestione di gruppi di lavoro che non sono solo multiculturali, ma anche sempre più multigenerazionali.
Per un manager, la comprensione dell’approccio da adottare con persone dalle esperienze diverse, che impattano sul modo di lavorare, può essere una leva strategica nel creare le condizioni per una maggiore efficienza operativa.
La leadership inclusiva è fondamentale per evitare situazioni spiacevoli e demotivanti, come la promozione di una persona basata, spesso a livello inconscio, sulla convinzione che abbia la nostra stessa visione o formazione. Si tratta di bias piuttosto naturali, ma dei quali è bene essere consapevoli, per provare a essere manager più efficaci.
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