Quali sono le competenze manageriali essenziali per diventare leader e incarnare i valori e la cultura di un’azienda nel proprio comportamento?
Ne abbiamo individuate 6 e nell'articolo che segue ti proponiamo alcuni consigli per svilupparle.
Eccoli di seguito, cliccabili nell'elenco:
La competenza in ambito di comunicazione riguarda la capacità di trasmettere e recepire le informazioni in modo efficace. Il che significa non solo sapere parlare, ma anche (e soprattutto) sapere ascoltare e comprendere.
Possiamo declinare la comunicazione in 3 modalità:
Non parliamo di amministrazione finanziaria, nello specifico, ma di gestione dei collaboratori, quindi della capacità di analizzare, sulla base degli obiettivi aziendali, quali attività vadano eseguite, in che modo, da chi e di monitorarne l’avanzamento.
Se volessimo suddividere questo ambito di applicazione delle competenze manageriali in fasi, sarebbero probabilmente le seguenti:
Su questo ultimo punto, è opportuno soffermarci un momento, perché una delle maggiori difficoltà nelle aziende riguarda proprio la definizione delle attività prioritarie, urgenti e non.
La cosiddetta matrice di Eisenhower, rappresentata nell'immagine, è stata ideata dal Presidente USA proprio per distinguere le attività urgenti da quelle che non lo sono, così come le attività importanti da quelle non importanti, per non correre il rischio di sprecare tempo prezioso in compiti delegabili e rimandabili.
La capacità di gestire il team di lavoro è fondamentale, sia che si tratti di gruppi piccoli che di dipartimenti più strutturati, perché richiede competenze in ambito emotivo e relazionale. Non è facile, infatti, fare in modo che ogni componente comprenda l’importanza del proprio ruolo nel raggiungimento degli obiettivi e di conseguenza si assuma le sue responsabilità.
Un ulteriore aspetto complesso è il coordinamento delle attività; in questo senso, il leader è come un direttore d’orchestra e la fiducia è indispensabile.
Le 3 competenze chiave, in questo ambito, riguardano:
Le competenze in ambito strategico si concretizzano nella comprensione della mission dell’azienda, nella capacità di incarnarne i valori e di ispirare i collaboratori con il proprio esempio, ogni giorno. La loro motivazione è determinata dal coinvolgimento autentico e dalla coerenza tra parole e azioni.
I 3 passaggi chiave nella definizione di un piano d’azione efficace sono:
L’obiettivo del cosiddetto empowerment organizzativo è raggiungibile solo dopo avere sviluppato le competenze individuali, comprese quelle dei manager. Una di queste è la consapevolezza dei punti deboli e dei punti di forza, delle abitudini efficaci e di quelle dannose.
Ecco le caratteristiche personali da sviluppare:
Un numero sempre crescente di aziende ha introdotto la figura del diversity manager, affidandone i ruoli a figure già esistenti in ambito HR o creando un ruolo ad hoc.
In generale, la gestione delle politiche inclusive per la valorizzazione delle differenze dovrebbe essere un obiettivo del leader efficace. I collaboratori non sono tutti uguali e, di conseguenza, non ci si dovrebbe rapportare con tutti allo stesso modo; d’altra parte, però, vanno garantite pari opportunità a tutte le categorie.
Oltre a una certa cultura generale, l’apertura mentale e la sensibilità aiutano il manager a comprendere, apprezzare e valorizzare le differenze dai punti di vista:
Nell'articolo, abbiamo visto le competenze utili da sviluppare per i manager, suddivise in 6 ambiti principali. Come avrai capito, l’idea di fondo è che l’apprendimento e l’accrescimento delle competenze, in particolare di quelle soft, sia un’esigenza continua, nel mercato flessibile di oggi.
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