Continua a leggere questo articolo per scoprire le caratteristiche per l’efficacia e gli altri punti di incontro tra formazione e coaching.
Quando si parla di coaching aziendale è doveroso sgombrare il campo da ogni equivoco e chiarire come prima cosa la differenza rispetto alla formazione:
Nella premessa, abbiamo però visto come sia possibile trovare un punto di incontro fra la modalità di coaching e quella di training; cioè quando, per facilitare l’apprendimento dei partecipanti, il formatore aziendale prevede l’utilizzo di un metodo basato sul coaching.
C’è un altro aspetto che lega il coaching alla formazione ed è la necessità di essere strutturato con una sequenza di sessioni regolari per essere davvero efficace e raggiungere gli obiettivi. Il rischio di dovere concentrare l’intero progetto in una sola giornata (o più d’una, ma continuativa e senza dei momenti di follow-up) è quello di vedere dei risultati, magari immediati, ma non duraturi.
Non è un caso che uno degli elementi da ricercare per comprendere il valore di un progetto di training aziendale sia la presenza di “richiami” - che possono anche non prevedere la presenza del formatore - definiti proprio peer to peer coaching.
I partecipanti alle attività formative possono assumere il ruolo di coach tra pari attraverso l’organizzazione di incontri fra colleghi per condividere i propri progressi personali e prolungare i benefici ottenuti in aula.
La definizione del piano di azione sviluppato su più sessioni è una delle componenti chiave nel successo dell’attività di coaching, seguita da:
In particolare, questo secondo aspetto riguarda le situazioni in cui il coaching aziendale è stato previsto per le persone che hanno ottenuto una promozione o più semplicemente il cui ruolo è cambiato a seguito di una riorganizzazione.
Sebbene una singola sessione possa sembrare più efficiente - perché semplice da organizzare in termini di tempi da prevedere e luoghi da riservare - non prevedere una regolarità di incontri rischia di limitare l’efficacia della relazione tra coach e coachee. Per questa ragione, in alcune organizzazioni le figure manageriali sono affiancate da un business coach a tempo pressoché indeterminato, anche dopo il raggiungimento degli obiettivi prefissati, per mantenere la capacità di lavorare in modo più organizzato.
Ogni strategia deve prevedere la definizione degli obiettivi per potere essere davvero efficace; formazione e coaching non sono da meno, perché dai desiderata condivisi con il partecipante - in termini di cambiamento, miglioramento o apprendimento - si può creare una base solida di fiducia nel progetto, fondamentale per il successo.
Gli obiettivi dovrebbero essere individuati a partire dal modello "SMART goal": se vuoi saperne di più, qui trovi un articolo dettagliato!
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