C'è differenza tra coaching aziendale e formazione dei dipendenti?

Pubblicato da: Domenico Malara aggiornato il 2 marzo 2023
Domenico Malara
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coaching aziendaleLa formazione dei collaboratori è al centro di diverse iniziative aziendali che si pongono l’obiettivo di facilitare l’espressione del potenziale, sviluppando le competenze, per adattarsi a un mercato complesso e soggetto a frequenti trasformazioni.

Più che concentrarci sulla formazione tecnica, nelle prossime righe analizzeremo il significato e il valore del coaching aziendale e le differenze (se esistono) con la formazione.

Il significato di coaching aziendale

Il coaching aziendale si svolge tipicamente a partire dalla definizione chiara di quelli che sono gli obiettivi di cambiamento e/o di miglioramento, il punto focale dell’attività.

A seconda dell’importanza che viene attribuita all'uno o all'altro obiettivo, può essere definito trasformazionale o performance coaching.

In questa pagina approfondiremo alcuni elementi legati al coaching. Puoi cliccare quello di tuo interesse per passare subito al paragrafo dedicato.

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La struttura del coaching aziendale

Il coach prevede una serie di incontri one-to-one per fare in modo che il coachee – il partecipante – abbia una sempre crescente consapevolezza rispetto al suo talento, competenze e risorse che può sviluppare per raggiungere il traguardo che si è definito e condiviso.

 

coaching aziendale

Il ruolo del coach all'interno della conversazione di coaching è di facilitare al coachee la definizione di nuovi approcci e abitudini più efficaci, facendo leva sulla propria esperienza e scegliendo in autonomia.

In questo modo, il coach non deve necessariamente esser un esperto di contenuto, come avviene nel caso della formazione tecnica – è il caso dei training specifico per imparare l’utilizzo di un software o ricevere un aggiornamento normativo - ma di metodo.

Per scegliere la società di formazione, gli elementi che l’azienda dovrebbe valutare, nel caso in cui volesse attivare un progetto di questo tipo, sono: la capacità del coach di ascoltare attivamente, fare domande e restituire feedback sulla base di quanto ha recepito.

 

Cosa deve prevedere l'attività di coaching?

 

Ecco una breve sintesi:

  • guida nella definizione di obiettivi di business - a breve, medio e lungo termine
  • supporto alla pianificazione strategica per una crescita organizzativa sostenibile
  • affiancamento esperto che aiuta ad ampliare la propria visione
  • condivisione di un punto di vista diverso dal proprio, anche esterno all’azienda
  • valutazione dell’efficacia delle procedure e delle attività quotidiane

Le differenze rispetto alla formazione dei dipendenti

A differenza del progetto di coaching che, come abbiamo visto, prevede un focus sul cambiamento e/o sul miglioramento, la formazione è incentrata sull'apprendimento.

Può riguardare sia l’aumento delle conoscenze che lo sviluppo delle soft skill; non è detto quindi che il trainer non preveda l’utilizzo di un metodo basato sul coaching, per cui possiamo trovare un punto di incontro fra le due modalità protagoniste di questo confronto.

differenze coaching aziendale e formazione

L’efficacia della formazione, infatti, dipende in grande misura dalla disponibilità del facilitatore alla condivisione - sia con l'azienda che con i partecipanti - del metodo che sarà impiegato, dei contenuti del progetto, degli strumenti che saranno messi in pratica per sviluppare una competenza o migliorare le performance.

Alcuni esempi?

👉 La gestione dei conflitti

👉 Gli strumenti di change management

👉 L’efficacia negli incontri di vendita

👉 Il miglioramento dell'efficacia nella comunicazione

👉 Lo sviluppo della leadership

👉 L’incremento della produttività del team

coaching aziendale

La differenza vera e propria si nota nel confronto tra coaching aziendale e formazione dipendenti nella sua accezione più tradizionale, dunque, con il focus su cosa debba essere appreso, rispetto a come.

Anche nei progetti di training finalizzati allo sviluppo di soft skill troviamo la componente di coaching, sia tra formatore-facilitatore-coach e partecipanti, sia tra partecipanti stessi, con il peer to peer coaching.

 

In cosa consiste il peer to peer coaching?

 

Dopo un’attività in aula intensiva - organizzata in uno o più giornate formative - per l'allenamento dei risultati e il raggiungimento degli obiettivi, il supporto di un coach è fondamentale per mantenere sempre alti i livelli di motivazione e fiducia nel progetto.

Non è obbligatorio, tuttavia, che questo supporto provenga dal coach: gli stessi partecipanti possono assumere il ruolo da coach tra pari (il peer to peer coaching, appunto).

Questa pratica è piuttosto diffusa oltreoceano, anche grazie alla capacità di contribuire al successo del progetto di training, perché di fatto prolunga i benefici dell’attività in aula con l’organizzazione di incontri fra colleghi nel corso dei quali condividere i propri progressi personali.

2 elementi essenziali per l'efficacia del coaching: consapevolezza & feedback

Perché il processo di coaching sia davvero efficace, il coach ha bisogno che il coachee metta a disposizione, lungo tutto il percorso di sviluppo, la sua prospettiva e le sue esperienze. In altre parole, la sua consapevolezza.

Il concetto di awareness e lo strumento del feedback ricorrono molto spesso quando si parla di coaching aziendale. L’osservazione da una prospettiva diversa aiuta infatti a capire i motivi dietro le reazioni delle altre persone ai nostri comportamenti; in questo modo, possiamo trovare nuove modalità per essere più efficaci. 

Consapevolezza e feedback sono legati a filo doppio: il riscontro proposto dal coach aumenta la consapevolezza e migliora la percezione di sé e supporta l’espressione del potenziale del coachee. Per questa ragione, è uno degli strumenti più preziosi a disposizione dei manager che desiderano assumere il ruolo di coach nei confronti delle proprie persone, dando vita al processo di empowerment organizzativo.

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Focus: il concetto di leadership coaching

Il processo di leadership coaching prevede l'affiancamento del coach a una figura manageriale (attuale o futura) per facilitare il miglioramento dell'efficacia della sua leadership o il raggiungimento di un determinato obiettivo di business.

Per ulteriori approfondimenti, puoi leggere il nostro articolo dedicato.

Tra le competenze da sviluppare nell'ambito del percorso di leadership coaching troviamo:

  • apertura al cambiamento 
  • capacità di guidare le trasformazioni
  • intelligenza emotiva e intelligenza interpersonale
  • gestione efficace del gruppo di lavoro (anche da remoto)

In questo articolo, volevamo soprattutto chiarire come il coaching non sia una metodologia da privilegiare in assoluto rispetto alla formazione dei dipendenti in aula. Anzi, la formazione è essenziale per allenare le competenze soft, in primis l’intelligenza sociale – ovvero la capacità di relazionarsi positivamente con gli altri – ed è un primo passo fondamentale nell'aumento di consapevolezza, che è l’obiettivo del coaching aziendale.

ACT: il metodo di coaching di InsideOut

Awareness: divento consapevole del mio valore e dei processi che mi influenzano

Choice: decido di cambiare, scegliendo le azioni e gli strumenti più efficaci

Trust: aumento la fiducia in me stesso, attraverso la pratica e l’allenamento

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Argomenti: formazione aziendale, coaching aziendale, training aziendale