Continua a leggere l’articolo di oggi, troverai alcuni consigli e tecniche per dedicare la giusta attenzione ai compiti che dobbiamo portare a termine.
La prima fondamentale considerazione che dobbiamo fare riguarda la presunta necessità di essere multitasking. Innanzitutto, svolgere più attività in contemporanea non è possibile; ciò che il nostro cervello può fare, in realtà, è spostarsi in modo rapido da un’attività a un’altra.
Si tratta quindi di switch-tasking e non di multi-tasking.
Inoltre, questo continuo passaggio di attenzione si traduce in uno spreco di energia che può essere causa di stress e danni - anche permanenti - al nostro cervello.
È invece proprio l’abilità di concentrarsi su un compito alla volta - che potremmo definire mono-tasking - a caratterizzare le persone più produttive. Quelle che ti proponiamo di seguito sono alcune tecniche che possono aiutare a raggiungere i nostri obiettivi, senza essere sopraffatti dai numerosi impegni.
Per quanto sia fondamentale non perdere di vista i macro-obiettivi - individuali, di dipartimento e aziendali - per migliorare la concentrazione nel corso della giornata, può essere utile suddividere le attività in blocchi più piccoli durante i quali lavorare alla massima produttività.
Occorre però fare attenzione a non eccedere con i periodi di attività intensa, perché la mente e il corpo hanno bisogno anche di momenti di riposo, per non andare a cercare distrazioni. Questa necessità ci porta al secondo consiglio pratico.
L’alternanza di momenti di lavoro (o studio) intenso e brevi pause per ricaricare le energie è alla base della tecnica del pomodoro, teorizzata da Francesco Cirillo mentre studiava all’università, per superare la tendenza alla procrastinazione e proseguire con successo il suo percorso accademico.
Di cosa si tratta?
Molto in breve, la tecnica prevede l’utilizzo di un timer (quello di Cirillo era da cucina e aveva la forma di un pomodoro) che viene impostato per intervallare 25 minuti di attività a 5 minuti di pausa, durante i quali è possibile concedersi alcune distrazioni.
Nei 25 minuti di concentrazione, è consigliabile disattivare le notifiche, magari impostando la modalità aereo sullo smartphone e chiudendo il programma di posta elettronica, allontanando così le distrazioni esterne.
Concentrando la nostra attenzione su un singolo task e per un periodo limitato, otterremo un duplice vantaggio.
Innanzitutto, l’obiettivo ci sembrerà raggiungibile e saremo quindi più motivati a iniziare il lavoro; ma non è tutto! Attivando un circolo virtuoso di attività e ricompensa, infatti, il nostro cervello sarà incentivato a portare a termine le attività della giornata, incrementando la concentrazione anche in vista della soddisfazione che ne deriverà.
In questo modo, saremo in grado di mettere a tacere le distrazioni interne e lavorare con impegno fino alla successiva pausa prevista.
Il nostro benessere può essere alimentato anche introducendo delle nuove e più sane abitudini nella routine quotidiana; il prossimo consiglio va proprio in questa direzione.
L’esercizio fisico ha dei benefici molto importanti per il nostro cervello, ma non è necessario dedicare ore intere ad attività intense. Anche 15-20 minuti di camminata, yoga, cyclette o nuoto - magari la mattina - possono contribuire a innescare una sensazione di benessere che ci accompagnerà per tutta la giornata.
La Dottoressa Wendy Suzuki - ricercatrice del dipartimento di Neuroscienze della New York University - sostiene come una semplice passeggiata intorno all’ufficio (o a casa) oppure un breve allenamento online non si limitino a migliorare la nostra giornata, ma possano persino sviluppare nuove cellule cerebrali!
In questo TED Talk, Suzuki spiega come migliorare la concentrazione, l’umore e la capacità cerebrale sia possibile proprio grazie a un’attività fisica regolare.
Anche in questo caso, la tendenza a procrastinare può essere superata con la proiezione di quanto ci sentiremo bene dopo l’esercizio, che ci motiva anche quando ci sentiamo particolarmente pigri.
Il nostro cervello ha bisogno di molta energia, consuma infatti circa un quarto del budget che abbiamo a disposizione per l'intero organismo. Scopriamo come nutrirlo nel prossimo consiglio!
Essendo costituito per il 60% da massa grassa, il cervello ha bisogno di alimenti che contengano grassi non saturi per funzionare al meglio. Alcuni esempi? La frutta secca, le uova, l’avocado e l’olio di cocco sono cibi da introdurre nella nostra dieta per sostenere l’attività cerebrale.
Oltre all’alimentazione, è molto importante curare un altro aspetto determinante per la nostra salute mentale e fisica: il sonno. Si tratta di un elemento che incide in modo determinante sui livelli di concentrazione; gli esperti consigliano almeno 7 ore di buon riposo per notte.
Nell’articolo di oggi, abbiamo visto come migliorare la concentrazione sia possibile, in primis superando la convinzione che essere multitasking corrisponda a essere produttivi. Se vuoi saperne di più, scarica il nostro eBook gratuito!
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