Il benessere dei collaboratori è un fattore che incide su diversi aspetti della vita aziendale, dalla produttività alla retention dei talenti.
Intervenire su quelli che hanno un impatto diretto sul benessere dell’organizzazione dovrebbe essere una priorità per le risorse umane di un’azienda.
Non sai da dove cominciare?
Nell’articolo analizziamo 8 aree di intervento per iniziare a sviluppare una strategia di benessere aziendale efficace.
Continua a leggere per saperne di più!
Non esiste una ricetta perfetta per costruire una strategia per il benessere dei collaboratori.
Ogni azienda infatti dovrebbe, come prima cosa, analizzare le proprie esigenze e dinamiche interne per capire su quali aspetti intervenire e con quale priorità.
Innanzitutto è fondamentale sapere cosa si intende per benessere organizzativo:
“Il benessere organizzativo riguarda la capacità di un'azienda di promuovere il benessere fisico, quello psicologico e sociale dei suoi collaboratori, mantenendone il livello il più alto possibile, in ogni reparto e per ogni ruolo”.
In seguito, è importante individuare quali fattori hanno un’influenza diretta sul benessere aziendale, tra cui motivazione. concentrazione, stress e noia.
Una volta ottenuta una panoramica su come questi elementi prendano forma nel proprio contesto organizzativo, è possibile agire su specifiche aree per iniziare a sviluppare una strategia di benessere organizzativo efficace.
Abbiamo individuato 8 aree principali:
Vediamole una per una nel dettaglio!
Il benessere fisico dei collaboratori è un fattore che può avere un impatto molto importante sulla vita lavorativa.
Assicurarsi che i propri colleghi stiano bene fisicamente e offrire delle politiche aziendali legate alla salute sono due elementi chiave.
A questo proposito, assicurazioni, polizze vantaggiose o programmi di assistenza sanitaria dovrebbero essere compresi nei contratti.
Alcuni degli incentivi più diffusi proposti dalle aziende riguardano:
Assicurare il benessere emotivo dei collaboratori oggi, in particolare con la diffusione di un numero sempre maggiore di contesti di smart working, è imprescindibile.
È importante riuscire ad offrire un supporto a coloro che faticano a delimitare le ore di lavoro e a creare un work-life balance adeguato.
Altrettanto decisivo è saper riconoscere il burnout e rimuovere lo stigma che ancora oggi aleggia sul tema della salute mentale.
Per fare questo è consigliato seguire o implementare in azienda dei corsi di stress management o dei training di risoluzione dei conflitti.
Il lavoro ha ovviamente un impatto diretto sul benessere dei collaboratori, sia che lo si intenda come ambiente o come mole di attività da gestire.
Nel primo caso è essenziale che si costruisca uno spazio adeguato alle attività aziendali, dotando i collaboratori di tutti gli strumenti necessari e creando una cultura organizzativa aperta e inclusiva.
Nel secondo caso è importante garantire il rispetto dei ruoli sia in termini di responsabilità che di carico di lavoro corrispondente, cercando di stabilire un clima favorevole alla creazione di un bilanciamento equo tra lavoro e vita privata.
La mission e la vision alla base di una leadership devono essere chiare e devono poter contribuire in modo attivo alla costruzione di un rapporto di fiducia tra azienda e collaboratori e tra i collaboratori stessi.
Valorizzare le differenze e favorire l’inclusione sono altri elementi di una sana cultura aziendale: non creare un ambiente di lavoro tossico aiuta a non riscontrare impatti negativi sul benessere dei collaboratori, sulla produttività e sul tasso di dimissioni.
Coinvolgere i collaboratori nei processi decisionali quanto più possibile si è dimostrato essere un elemento decisivo per la costruzione della fiducia in azienda.
Inoltre, far sentire valorizzate le persone ha come effetti:
Sapere di trovarsi in un contesto aperto a nuove possibilità di carriera e caratterizzato da una cultura aziendale aperta, collaborativa e che dà spazio all’innovazione può avere un impatto molto positivo sul benessere aziendale.
Proporre attività che possono avere un impatto benefico anche sullo stile di vita dei collaboratori può essere un’altra area sulla quale intervenire durante lo sviluppo di una strategia di benessere organizzativo.
Un esempio potrebbe essere introdurre in azienda attività come corse, camminate o sessioni di yoga di gruppo.
Ultima, ma non per importanza, è l’incisione del fattore economico sul benessere dei collaboratori.
È importante garantire un compenso adeguato in base alla mansione svolta e alla mole di lavoro, insieme a politiche di benefit accattivanti.
Proporre programmi pensionistici o di accompagnamento può essere un altro fattore con impatto positivo sulla soddisfazione, così come l’introduzione di programmi di financial planning volti ad aiutare i collaboratori a formarsi sul tema e a costruirsi una stabilità economica affidabile.
Per fare in modo che i talenti rimangano in azienda oggi è fondamentale avere una strategia di benessere aziendale efficace.
Enjoy è il prodotto formativo di InsideOut specificamente pensato per aiutare i collaboratori a
Se desideri saperne di più, ti offriamo una demo GRATUITA per provare il metodo innovativo che consente ai partecipanti di vivere in prima persona l’esperienza di apprendimento e mantenere e sviluppare nel tempo le competenze acquisite, clicca qui sotto!