Nell’epoca pre-COVID, le aziende che attivavano un corso di change management erano alla ricerca di strumenti e processi efficaci per introdurre nuovi strumenti di lavoro, strategie o riorganizzazioni.
Oggi, le imprese si sono trovate a gestire una totale trasformazione delle attività che si sono spostate in remoto e non sempre erano preparate con procedure efficaci.
Nel webinar “La gestione efficace del cambiamento” che si è tenuto lo scorso 22 ottobre, abbiamo provato ad analizzare quale fosse il principale cambiamento vissuto dai partecipanti nel loro contesto lavorativo.
Ecco le risposte nel grafico condiviso nel corso dell’evento:
Il tema dello smart working è protagonista, declinato in quasi tutte le risposte. Il lavoro da remoto si colloca infatti in prima posizione, seguito dalla gestione a distanza dei collaboratori, dall’integrazione dei canali digitali con quelli tradizionali e le procedure.
Resta comunque un aspetto piuttosto consistente anche la riorganizzazione, forse uno dei cambiamenti che generano maggiori preoccupazioni quando vengono comunicati nelle aziende.
Nel corso del webinar, abbiamo visto come si possano identificare quattro fasi:
Eccole riassunte in un’animazione:
La prima reazione in molti casi è stata di negazione. Nel contesto specifico del cambiamento richiesto per adattare le abitudini lavorative alla modalità da remoto, la negazione poteva consistere in:
In questa fase, non c’è una reale volontà di essere protagonisti attivi del cambiamento, ma si tratta della prima reazione.
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Con il tempo, lo stato d’animo evolve in quella che definiamo resistenza esplicita che si può manifestare in:
Una caratteristica della resistenza esplicita è il domandarsi
Perché proprio a me?
Perché proprio ora?
La capacità di un’organizzazione di governare le prime due fasi porta alla terza, di accettazione ed esplorazione.
L’accettazione riguarda l’ammissione che il cambiamento, una volta acquisita una sorta di abitudine, non sia poi tanto male come si pensava.
L’esplorazione invece è un’ulteriore apertura alle nuove possibilità e a cogliere le opportunità che la trasformazione porta con sé.
È nella quarta fase - di impegno e coinvolgimento - che le persone iniziano a sentirsi parte attiva del cambiamento, facendolo loro e condividendolo all’interno dell’organizzazione.
Le emozioni sono diverse e vanno nella direzione di:
Per dare una risposta alla domanda posta nel titolo di questa pagina, prima di parlare di corso di change management è bene provare a comprendere quale sia la competenza chiave per vivere con successo il cambiamento.
Nel corso dell’evento webinar, le soft skill suggerite dai partecipanti sono state molteplici. Prima fra tutte, la flessibilità, ma anche resilienza, inclusione, mentalità aperta e formazione.
Come primo passo, è importante definire gli obiettivi e i motivi per cui è importante realizzare il cambiamento. Quali sono i benefici che ci aspettiamo da una trasformazione?
Nell’articolo di oggi, abbiamo voluto provare a identificare le naturali reazioni delle persone che si trovano ad affrontare le situazioni che richiedono un cambiamento.
Quali azioni possono aiutare la piena espressione del potenziale personale e professionale in momenti di grandi trasformazioni?
InsideOut ha sviluppato Enjoy, il percorso formativo studiato per allenare le persone a:
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