Esiste un corso di change management efficace? Tutte le risposte

Pubblicato da: Domenico Malara aggiornato il 23 febbraio 2021
Domenico Malara
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corso di change managementLe organizzazioni aziendali sono alle prese con cambiamenti che non riguardano più solo le strategie o gli strumenti di lavoro, ma coinvolgono ogni aspetto della quotidianità, sia personale, sia professionale di collaboratori e manager. La situazione attuale ha portato alla luce l’urgenza di creare e sviluppare nuove competenze, per guidare le trasformazioni con fiducia. Ma esiste un corso di change management efficace? Proviamo a rispondere a questa domanda nell’articolo di oggi, analizzando anche l’esperienza di un evento webinar organizzato sul tema.

Perché le organizzazioni cercano un corso di change management?

Nell’epoca pre-COVID, le aziende che attivavano un corso di change management erano alla ricerca di strumenti e processi efficaci per introdurre nuovi strumenti di lavoro, strategie o riorganizzazioni.

Oggi, le imprese si sono trovate a gestire una totale trasformazione delle attività che si sono spostate in remoto e non sempre erano preparate con procedure efficaci.

Nel webinar “La gestione efficace del cambiamento” che si è tenuto lo scorso 22 ottobre, abbiamo provato ad analizzare quale fosse il principale cambiamento vissuto dai partecipanti nel loro contesto lavorativo.

Ecco le risposte nel grafico condiviso nel corso dell’evento:

corso di change management - webinar

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Il tema dello smart working è protagonista, declinato in quasi tutte le risposte. Il lavoro da remoto si colloca infatti in prima posizione, seguito dalla gestione a distanza dei collaboratori, dall’integrazione dei canali digitali con quelli tradizionali e le procedure.

Resta comunque un aspetto piuttosto consistente anche la riorganizzazione, forse uno dei cambiamenti che generano maggiori preoccupazioni quando vengono comunicati nelle aziende.

 

Quali sono le reazioni tipiche

alle situazioni che richiedono un cambiamento?

 

Nel corso del webinar, abbiamo visto come si possano identificare quattro fasi:

  1. Negazione
  2. Resistenza esplicita
  3. Accettazione ed esplorazione
  4. Impegno e coinvolgimento

Eccole riassunte in un’animazione:corso di change management

La prima reazione in molti casi è stata di negazione. Nel contesto specifico del cambiamento richiesto per adattare le abitudini lavorative alla modalità da remoto, la negazione poteva consistere in:

  • minimizzare i vantaggi dello smart working
  • simulare tranquillità, nascondendo un profondo stato di preoccupazione
  • lamentarsi per ogni novità introdotta
  • restare in attesa di sviluppi, nella convinzione si trattasse di una situazione temporanea

In questa fase, non c’è una reale volontà di essere protagonisti attivi del cambiamento, ma si tratta della prima reazione.

 

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Con il tempo, lo stato d’animo evolve in quella che definiamo resistenza esplicita che si può manifestare in:

  • aggressività
  • sarcasmo
  • paura
  • dubbio

Una caratteristica della resistenza esplicita è il domandarsi

Perché proprio a me?

Perché proprio ora?

La capacità di un’organizzazione di governare le prime due fasi porta alla terza, di accettazione ed esplorazione.

L’accettazione riguarda l’ammissione che il cambiamento, una volta acquisita una sorta di abitudine, non sia poi tanto male come si pensava.

L’esplorazione invece è un’ulteriore apertura alle nuove possibilità e a cogliere le opportunità che la trasformazione porta con sé.

È nella quarta fase - di impegno e coinvolgimento - che le persone iniziano a sentirsi parte attiva del cambiamento, facendolo loro e condividendolo all’interno dell’organizzazione.

Le emozioni sono diverse e vanno nella direzione di:

  • entusiasmo
  • senso di responsabilità
  • fiducia

Per dare una risposta alla domanda posta nel titolo di questa pagina, prima di parlare di corso di change management è bene provare a comprendere quale sia la competenza chiave per vivere con successo il cambiamento.

Nel corso dell’evento webinar, le soft skill suggerite dai partecipanti sono state molteplici. Prima fra tutte, la flessibilità, ma anche resilienza, inclusione, mentalità aperta e formazione.

Come primo passo, è importante definire gli obiettivi e i motivi per cui è importante realizzare il cambiamento. Quali sono i benefici che ci aspettiamo da una trasformazione?

 


 

Nell’articolo di oggi, abbiamo voluto provare a identificare le naturali reazioni delle persone che si trovano ad affrontare le situazioni che richiedono un cambiamento.

Quali azioni possono aiutare la piena espressione del potenziale personale e professionale in momenti di grandi trasformazioni?

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Argomenti: training aziendale, change management, paura del cambiamento, smart working

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